26.01.2025
Data news | 29.01.2023 |
A Cavalese la grande festa di Marcialonga è continuata fino a sera per accogliere l’ultimo fondista della 50.a edizione. Il finale è stato un testa a testa, si fa per dire, fra l’ultimo vincitore italiano di Marcialonga, l’ex campione del fondo Fulvio Valbusa, oro nella staffetta di Torino 2006, e il norvegese debuttante alla Marcialonga Oyestein Gjevik.
“Bubo” Valbusa ce l’ha messa tutta per arrivare ultimo, ha temporeggiato a tutti i ristori, si è attardato a guardare il panorama, a parlare con i “colleghi” amatori, e così a Molina è arrivato con due minuti oltre il tempo di chiusura del cancello. Ha insistito, ma i giudici inflessibili hanno fatto rispettare il regolamento ed ha potuto quindi proseguire ma fuori gara. Così ultimo è risultato il norvegese Gjevik, col tempo di 10h15’12”, premiato con la corona d’alloro dal presidente di Marcialonga Angelo Corradini e dalla Soreghina Sabrina Pellegrin, salutato da un colpo di cannone e dai fuochi d’artificio. Valbusa lo ha cavallerescamente accompagnato fin sotto il traguardo: “Credo di non aver mai passato così tanto tempo sugli sci – ha commentato sorridendo Valbusa - tutte queste ore, però è stato bello perché sono partito con il 760 e mi hanno sorpassato praticamente 7000 persone. Accompagnare l’ultimo arrivato è stato ancora più bello, perché questi momenti te li godi tutti. Ti godi le emozioni, senti quello che prova lui; era la prima Marcialonga per questo bisonte norvegese e arrivare ultimo per lui è stata un’immensa soddisfazione. Una gara bella però dura, non la ricordavo così dura. Naturalmente passare in mezzo ai paesi con tanta gente è stata un’emozione, così come vivere questa cultura che ho nel cuore. Sono arrivato a Molina due minuti dopo la chiusura dei cancelli, ho chiesto per favore di farmi passare che dovevo raggiungere l’ultimo, allora sono andato a prenderlo e sono arrivato con lui. Ci sono stati tanti aneddoti divertenti oggi. Ad un certo punto, in salita, Oyestein mi ha chiesto: “Come fai ad andare su così dritto?” Ho risposto che era perché i miei sci erano più soffici dei suoi, allora ho scambiato gli sci, è andato su un po’ e poi mi ha detto: “No, mi riprendo i miei che vanno su meglio!” È stato un momento veramente simpatico”.
Pubblico festante all’arrivo, piazza sold-out stracolma di spettatori che hanno atteso il grande finale della storica granfondo trentina che ha visto al via oltre 7000 “bisonti” provenienti da ben 36 nazioni, e poi conclusa con i tradizionali fuochi d’artificio e il numero 50 “infiammato” accanto al mitico traguardo.
Il presidente Angelo Corradini e il segretario generale Davide Stoffie danno appuntamento agli affezionati fondisti di Marcialonga a domenica 28 gennaio 2024, per la 51.a edizione.
© Newspower
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